LUNEDì 30 NOVEMBRE 2015
A Roma, dal 18 al 20 novembre, in occasione della “Giornata Nazionale degli Alberi” 2015, si sono svolti, presso la sede di Confagricoltura di Palazzo della Valle, gli”Stati Generali del Verde Urbano”. Tra i promotori dell’iniziativa il Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Fra i partecipanti vi era anche Estella Marino, Assessore all’Ambiente e ai Rifiuti del Comune di Roma nella ex giunta Marino e attuale Responsabile per le politiche ambientali e la sostenibilità del Partito Democratico.
Domanda – Qual è la posizione del Comune per quanto riguarda il verde nella città di Roma?
Risposta – Roma è tra le città più verdi d’Europa grazie al suo patrimonio di oltre 4000 ettari di aree verdi. Nonostante questo ingente patrimonio verde, tuttavia Roma non ha ancora un Regolamento del Verde Urbano che invece rappresenta uno strumento indispensabile per tutelare l’ambiente e il paesaggio urbano. Uno dei nostri obiettivi fin dai primi mesi della nostra Amministrazione, è stata la proposta di un programma di decentramento di competenze e risorse per le aree verdi di prossimità, ovvero, l’affidamento della gestione delle aree fino a 5000 m2 ai singoli municipi della città, per favorire una semplificazione, dal punto di vista amministrativo, della gestione del verde a Roma. Purtroppo ancora oggi tutti gli spazi verdi della città sono gestiti centralmente dalla Direzione Gestione Territoriale, Ambientale e del Verde, salvo il X Municipio, unico municipio di Roma che usufruisce del programma di decentramento.
D – Come si concilia il verde urbano con i problemi di una città come Roma? Quali sono i vantaggi dal punto di vista ambientale?
R – La presenza di aree verdi in città, in generale, rappresenta un elemento positivo per la qualità ambientale della città e per la stessa vita dei cittadini. Il verde, infatti, oltre a rendere più gradevole il paesaggio, contribuisce a ridurre la CO2 e le polveri sottili presenti nell’aria grazie al fenomeno della fotosintesi clorofilliana che le piante svolgono per crescere e vivere. Inoltre, con la traspirazione le piante arricchiscono di acqua l’aria circostante e quindi contribuiscono a ridurre le temperature dell’aria in città. In questo modo, diminuiscono le spese dei cittadini per raffrescare gli ambienti di casa o degli uffici soprattutto in estate quando si hanno temperature più elevate, soprattutto nei centri urbani (“heat Island”). Una forte estensione del verde urbano ha inoltre importanti risvolti sociali in quanto consente ai cittadini romani di svolgere varie attività all’aperto nei parchi cittadini come passeggiare, fare footing o picnic. Infine, non dimentichiamo che per i più piccoli i giardini scolastici o quelli pubblici situati in prossimità di scuole e asili rappresentano un luogo ideale dove incontrare gli amici e giocare all’aperto lontani dal traffico e dalla confusione della città. Pertanto, in questo modo il verde in città rappresenta anche un elemento pedagogico non secondario per la crescita formativa dei nostri bambini.
D – Il Comune di Roma è impegnato in programmi finalizzati ad aumentare il verde nella città?
R – Abbiamo approvato a luglio 2015 il Regolamento per gli orti urbani e i per giardini condivisi. Abbiamo inoltre promosso campagne a favore del verde urbano come il progetto “Dona un albero” con il quale i cittadini possono donare un albero alla città sul quale si può anche incidere una dedica per una persona cara. Dopo essere stato trapiantato, l’albero viene inscritto nel registro delle donazioni di alberi e al donatore viene rilasciato un attestato con la data della messa a dimora, l’ubicazione e la specie dell’albero. Un ulteriore progetto è “Adotta un’aiuola” che consente ai cittadini di donare e provvedere a contribuire un’aiuola al proprio quartiere.
D – La città di Roma è inserita in programmi europei o internazionali che riguardano il clima, l’ambiente e l’efficienza energetica?
R – Roma è impegnata in diversi network internazionali tra cui il C40 (Cities Climate Leadership Group), ICLEI (Local Governments for Sustainability) e il Patto dei Sindaci (principale movimento europeo che vede impegnate volontariamente le amministrazioni locali e regionali in attività e programmi mirati ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili del proprio territorio. La città di Roma è inoltre coinvolta nel progetto 100 Resilient Cities promosso dalla Fondazione Rockefeller che si propone di aiutare le città che hanno aderito ad essere più resilienti, ossia in grado di adattarsi ai cambiamenti di tipo ambientale, economico e sociale, con interventi di prevenzione e manutenzione del territorio e con una gestione migliore del verde pubblico e degli spazi urbani in città.